Nell’ambito del Servizio Sanitario Nazionale il Medico di Medicina Generale è riferimento certo del cittadino e garante della sua salute. La Medicina Generale, al centro delle Cure Primarie, rappresenta in Italia, l’asse portante del Servizio Sanitario Nazionale.

Il crescente invecchiamento della nostra popolazione con l’inarrestabile incremento delle patologie croniche ha reso sempre più difficoltoso mantenere adeguati livelli assistenziali che potranno essere garantiti solo se sapremo riformare strutturalmente il sistema delle “cure”. L’attuale pandemia da COVID-19 non ha solo messo a nudo la difficoltà dei sistemi sanitari nel gestire le malattie acute trasmissibili ma ha evidenziato, come una sorta di catalizzatore, quanto siano ormai irrinunciabili riforme strutturali ed organizzative. La necessaria realizzazione di una assistenza sanitaria centrata sulla persona, con più del 30% della popolazione affetta da patologie croniche, considerando anche lo scenario pandemico, richiede cure personalizzate continue e coordinate. È assolutamente necessario ridisegnare il sistema sanitario e garantire al cittadino un’appropriata risposta ai suoi bisogni di salute, sia nei confronti delle patologie croniche che acute, nel setting più adatto in base all’intensità clinica presentata, privilegiando le cure territoriali e limitando quelle ospedaliere ai casi più gravi. Spostare il baricentro delle “cure” sul territorio significa soprattutto riorganizzare la Medicina Generale in modo che possa fornire, con adeguata strumentazione, appropriate risposte diagnostiche e terapeutiche, non solo ai pazienti con cronicità ma anche a quelli affetti da patologie acute gestibili sul territorio. Tutto questo sarà possibile se riusciremo a garantire sul territorio una presenza proporzionale di medici di famiglia di alto profilo professionale, competenti, opportunamente strutturati ed organizzati. La competenza dovrà essere garantita dal possesso di conoscenze teoriche sempre aggiornate in linea con le continue e rapide acquisizioni della scienza medica, dal possesso di abilità manuali e tecniche che permettano anche l’utilizzo di nuovi strumenti diagnostici ed informatici. Infine, la competenza non può prescindere dal possesso di adeguate capacità comunicative e relazionali. Da qui il continuo bisogno formativo, che per essere soddisfatto deve ricorrere a strumenti innovativi, ad elevato contenuto scientifico e professionale, compreso le più innovative tecniche di simulazione. La pandemia da COVID-19, le indicazioni contenute nel PNNR stanno rapidamente accelerando un processo di trasformazione organizzativa e strutturale in particolare al sistema delle cure territoriali. Si profilano inoltre, per i Medici di Medicina Generale, cambiamenti profondi, anche relativamente al profilo giuridico.

Qualunque siano le trasformazioni che verranno attuate, particolare attenzione dovrà esser posta alla qualità delle cure e alla misurabilità dei percorsi senza trascurare gli aspetti relazionali, salvaguardando il rapporto di fiducia tra medico e paziente.

Lavoro in team, reti tra medici e altri operatori della salute (personale amministrativo, infermieri, farmacisti, e medici specialisti), nuovi strumenti formativi, servizi diagnostici di primo livello negli studi dei Medici di Medicina Generale, utilizzo di device per il monitoraggio domiciliare e strumenti di comunicazione dematerializzata da fornire ai pazienti per migliorare l’educazione sanitaria, la persistenza e l’aderenza al trattamento saranno tra i principali temi del 38° CONGRESSO NAZIONALE SIMG. Nel congresso verranno quindi messi in rilievo i principali problemi clinici che si presentano al Medico di Medicina Generale (patologie cardiovascolari, respiratorie, metaboliche, neurodegenerative, controllo del dolore, solo per citare i più ricorrenti) e che dovranno essere affrontati con un approccio manageriale tenendo conto di un contesto che sempre più frequentemente coinvolge la comorbidità, la fragilità, la disabilità, l’età avanzata e, con essi, le politerapie. Verranno inoltre presentate e discusse tutte le novità terapeutiche, con particolare attenzione ai farmaci destinati al trattamento delle più frequenti ed importanti malattie croniche, prevalentemente gestite a livello territoriale (Diabete, BPCO, Ipertensione Arteriosa, Fibrillazione Atriale, Osteoporosi), alcune delle quali sottoposte a limitazioni prescrittive imposte ai Medici di Medicina Generale dagli Enti Regolatori. La pandemia di COVID-19 ha imposto ai medici di apprendere innovative e più moderne soluzioni diagnostico-terapeutiche per le prevalenti patologie cardiovascolari, metaboliche, respiratorie al fine di gestire al meglio la complessità, senza trascurare i percorsi di prevenzione, come quelli delle vaccinazioni, tenendo conto del nuovo contesto epidemiologico determinato dal SARS-CoV2. Il 38° CONGRESSO NAZIONALE SIMG, o meglio, il “Progetto Nazionale di Rinascita e Ripartenza della Medicina Generale” in programma dal 20 Novembre 2021 al 31 marzo 2022, si svolgerà in forma ibrida e prevede, oltre ad una pur ridotta presenza fisica partecipanti nelle giornate dal 25 al 27 Novembre 2021, la fruizione di una enorme mole di contenuti formativi da remoto con live dirette e FAD asincrone. Il Congresso vuole essere una opportunità di confronto e discussione, sperimentando l’efficacia di strumenti innovativi per la fruizione di contenuti didattici e scientifici anche a distanza. I partecipanti anche se non sempre fisicamente presenti, condotti in una realtà virtuale immersiva, potranno agevolmente partecipare alle sessioni, contribuire alla discussione e sperimentarsi in esercitazioni a distanza. La SIMG vuole, ancora di più, fornire il proprio apporto in termini di idee e proposte per la valorizzazione di tutti i Medici di Medicina Generale, ribadendo come il “prendersi cura della persona” sia l’arte essenziale della nostr